Presentiamo Marco Mossi

Ecco la prima novità vera riguardo il roster 2017/2018: Marco Mossi, ala di 200 cm, piemontese, nato ad Alessandria nel 1988. Può giocare nel ruolo di 3 oppure di 4. Un esterno con punti nelle mani, con un tiro morbido sia dalla media che dalla lunga distanza: nell’ultima stagione giocata a Vigevano ha chiuso con 14,6 punti a partita. Stazza fisica e talento offensivo sono le sue principali caratteristiche. Qualcuno lo definisce un globetrotter del basket ma non si capisce se per il fatto di aver girato molto l’Italia o per il gioco spettacolare. A domanda, lui risponde di propendere per la prima ipotesi!
Parlaci un po’ di te.
Ho iniziato la mia carriera da seniores vicino casa per poi fare una breve ma intensa esperienza al sud, prima a Bari e poi a Molfetta. Le successive quattro stagioni le ho giocate nelle fila del Battaglia Mortara con la quale ho avuto la soddisfazione di conquistare una promozione in serie B. Poi Forli per arrivare all’ultimo campionato giocato a Vigevano, sempre in C gold. Per quanto riguarda il ruolo, mi piace definirmi un esterno a cui piace però giocare da interno: nonostante i centimetri, attacco l’uomo e penetro, con un buon cambio di passo. Aggiungo poi che con le percentuali al tiro me la cavo “benino”.
Cosa ti ha convinto a sbarcare a San Vendemiano, dal punto di vista sportivo conoscevi già la Rucker Sanve?
Sinceramente non conosco la vostra realtà, anche perché in questi ultimi 10 anni non ho avuto modo di venire a giocare da queste parti. Però devo dire che le notizie che mi sono arrivate parlano molto bene di questa società sportiva: insomma, ottime le referenze. Poi, l’approccio del vostro direttore sportivo Stefano Arvedi, il progetto e gli obiettivi mi hanno tolto qualsiasi dubbio.
Come sei arrivato al basket?
Per certi aspetti è stato quasi un obbligo: ho tre fratelli più grandi che hanno giocato e giocano ancora a basket per cui è evidente che ho respirato pallacanestro fin dai primi anni di vita. Direi quindi che la mia scelta per questo sport sia stata scontata, ma senz’altro non forzata. Da ragazzino ho provato anche il calcio ma mi veniva istintivo prendere il pallone con le mani. Le possibilità erano due: o giocavo in porta oppure era meglio lasciar perdere. Sono felice di aver scelto la pallacanestro.
Mi dicono che hai anche la tessera da istruttore minibasket.
Infatti, è una mia passione e nelle realtà dove ho giocato ho sempre avuto modo di coltivarla. Mi trovo a mio agio in mezzo ai ragazzini e devo aggiungere che allenarli e vederli crescere mi dà anche soddisfazioni.
Per finire, conosci già qualcuno dei tuoi prossimi compagni e cosa mi dici del tuo nuovo coach?
Chiedo scusa ma effettivamente non conosco nessuno: come detto in precedenza non avendo mai giocato in Veneto non ho avuto modo di incrociare e toccare con mano la pallacanestro di questa regione. Per di più in questo periodo, tra impegni di lavoro e necessità di organizzare il trasloco, non ho avuto il tempo per prendere informazioni. Prometto di fare il possibile per recuperare prima del raduno ma, allo stesso tempo, arriverò a San Vendemiano con tanta curiosità di conoscere tutto l’ambiente.
Ti ringraziamo per la chiacchierata e, per quanto detto nelle ultime righe ti do una dritta: quando arrivi, appena svolte le formalità con dirigenza e staff tecnico, chiedi di Stefano Tomasi e capirai in poco tempo tutto sulla nostra realtà, sia per quanto riguarda l’aspetto sportivo che umano.
P.S.Colgo l’occasione per fare un’altra comunicazione che riguarda tutti gli appassionati e tifosi della Rucker Sanve: una considerazione che nasce proprio dalla chiacchierata con Mossi Marco. Mentre si parlava della sua ultima stagione a Vigevano mi diceva che l’ambiente è particolarmente vivace: anche se il campionato disputato è sempre C Gold, al palazzetto si presentano sempre più di mille persone e c’è un vero e proprio tifo organizzato. Insomma, dimostrazione di passione e calore.
Con le debite proporzioni, visto che la città di Vigevano fa più di 60.000 abitanti, sarebbe bello se da questo punto di vista la Rucker Sanve crescesse d’intensità: per carattere siamo un po’ freddini, io per primo, ma la prossima stagione potrebbe essere l’occasione per dimostrare sempre più vicinanza alla squadra.
Grazie a tutti e arrivederci alle prossime news.