GIOVANI DI GRAN BELLE SPERANZE
Dopo l’ufficialità, ne approfittiamo per sentire il pensiero dei primi diretti interessati, un gruppo di 4 giovani, annata ’98, talentuosi e dalle grandi prospettive future, che hanno colto l’opportunità offerta da questa nuova collaborazione sportiva tra la Benetton e la Rucker Sanve.
Come già in precedenza annunciato si tratta di Cesare Barbon, Filippo Fazioli, Matteo Michelin e Lorenzo Varaschin. Non è facile trovare delle domande da fare a dei ragazzi di soli 18 anni anche perché, il più delle volte, a questa età le risposte sono difficili da ottenere in quanto le loro idee e le loro prospettive non sono ben chiare: niente di strano, visto l’epoca in cui viviamo e i modelli che la nostra società tende ad evidenziare ma, in questo caso possiamo dire di essere rimasti sorpresi positivamente. Riassumiamo in breve alcune risposte e soprattutto alcuni concetti espressi: sostanzialmente abbiamo chiesto loro con che spirito si apprestano di affrontare questo salto di categoria che nella pratica li lancia dalle giovanili alla serie B, cosa si aspettano da questa nuova esperienza e come immaginano il loro futuro prossimo. A questo abbiamo aggiunto una curiosità più personale: come riuscite a conciliare scuola, basket, amicizie e tempo libero?
In sintesi leggiamo di seguito quanto hanno detto.

Cesare Barbon
Cesare Barbon: “Nella scorsa stagione, con la partecipazione al campionato C silver, ho avuto modo di affrontare la diversa fisicità di un campionato senior; ora con questa nuova opportunità il mio obiettivo è quello di fare un salto di qualità, di migliorare in tecnica e intensità e soprattutto di immagazzinare nuova esperienza. Dopo la proposta fatta dalla Benetton e dalla Rucker Sanve, non mi è stato facile prendere una decisione, ma sono convinto di aver fatto una buona scelta che mi permetterà di crescere, all’interno di un gruppo che ha già dimostrato grandi qualità: con la speranza che tutto questo possa rappresentare un trampolino di lancio verso obiettivi ancora più prestigiosi.
Nel mio futuro vedo tanto basket ma allo stesso tempo sono consapevole del fatto di non poter trascurare lo studio: nello sport, anche con un pizzico di fortuna, avrò modo di togliermi delle soddisfazioni, ma un giorno evidentemente appenderò le scarpe al chiodo e a quel punto dovrò avere la capacità per riuscire a valutare opportunità e soprattutto affrontare altro tipo di sfide.
Io amo la pallacanestro e sicuramente grazie a questo sono riuscito a sopportare i sacrifici richiesti: non voglio dire sia stato facile, ho fatto evidentemente delle rinunce ma, grazie alla mia grande passione, sono riuscito a conciliare aspetti della vita di un giovane della mia età che spesso sono in contrasto. Spero tanto di mantenere questa forza di volontà e, per quanto riguarda la prossima stagione, mi auguro di poter dare un grande contributo. Penso si sia capito che la mia disponibilità sarà massima.”

Lorenzo Varaschin
Lorenzo Varaschin: “Ho accettato con entusiasmo l’occasione proposta dalla Benetton e dalla Rucker Sanve in particolare perché trovo che per me sia una grande opportunità di crescita. Inoltre, determinante è stato il fatto che la stessa occasione sia stata offerta anche ad altri 3 miei compagni dell’under 18, per cui ho capito che il progetto della dirigenza e di coach Volpato è quello di investire sui giovani, di dare loro la possibilità di mettersi in mostra. Sono cosciente che dovrò guadagnarmi lo spazio dimostrando in allenamento le mie potenzialità ma posso assicurare che la determinazione non mancherà mai, anche perché sono convinto che i risultati in gara siano figli di quanto fatto durante la settimana. Personalmente non vedo l’ora di integrarmi nel nuovo gruppo: ho la curiosità di provare i nuovi allenamenti, devo sfruttare l’occasione per imparare dai giocatori più esperti, che in questo caso sicuramente non mancano. Insomma ho la possibilità di fare grande esperienza e non voglio farmi scappare questa opportunità.
Sinceramente questa proposta, per certi aspetti, mi rende un po’ la vita più facile: mi avvicina a casa e spero che questo mi permetta di completare l’attuale ciclo di studi nel miglior modo possibile. Certamente il campionato di B mi costringerà a tanti sacrifici ma ci sono abituato: già la stagione scorsa il doppio campionato è stato impegnativo e più in generale i campionati giovanili eccellenza hanno avuto come conseguenza il fatto di dover ridimensionare gli spazi dedicati alle amicizie e al tempo libero. Ripensandoci, di una cosa sono comunque certo: i sacrifici fatti sono stati senza dubbio ricambiati dai risultati e dai momenti sportivi che ho vissuto. L’ambizione non mi manca e nella mia sfera di cristallo vedo un futuro intriso di pallacanestro, la mia grande passione.”

Matteo Michelin
Matteo Michelin: “Con l’arrivo a San Vendemiano sto facendo obiettivamente un salto di categoria notevole; l’anno scorso, la partecipazione al campionato C silver ha permesso a me e ai miei compagni di iniziare a toccare con mano il mondo del basket senior. E’ stata un’esperienza utile che ci ha dato modo di imparare un po’ di “mestiere” ma sono convinto che la serie B sarà comunque un’altra cosa: sarà impegnativo ma la novità mi stimola e non mi preoccupa sicuramente il tanto lavoro che mi aspetta. Per me sarà un’esperienza importante, dentro un ambiente sportivo che mi dicono essere ideale per i giovani, in particolare per come quest’ultimi vengono accolti e inseriti: mi auguro sia un’occasione di crescita sportiva ma anche umana.
Praticamente è un addio alle giovanili e la cosa che mi dispiace di più è quella di lasciare un gruppo di amici e un allenatore come Marco Mian con i quali ho vissuto stagioni indimenticabili: probabilmente ci è mancata un po’ di fortuna e non abbiamo raccolto quanto dovuto ma tutti i sacrifici fatti in questi anni per conciliare studio, pallacanestro e tempo libero ritengo siano stati comunque ricambiati. Ho bellissimi ricordi e questi non mi lasceranno mai.
Per il futuro mi auguro di avere l’opportunità di praticare pallacanestro a buoni livelli, fino a quando mi sarà possibile; nel frattempo sono cosciente di dover pensare anche ad altro, a costruirmi delle occasioni di lavoro futuro, anche perché è chiaro che non potrò vivere di pallacanestro. Ho una grande passione per questo sport e questo mi ha aiutato ad affrontare i sacrifici richiesti per praticarlo, ma la vita ti propone tante altre sfide e vorrei preparami al meglio per affrontarle.”

Filippo Fazioli
Filippo Fazioli: “Nessun dubbio sulla scelta fatta: ho accettato subito la proposta, cosciente di affrontare un campionato impegnativo ma allo stesso consapevole delle mie potenzialità e di quelle di tutto il gruppo ’98 che è stato chiamato a San Vendemiano. Conosco personalmente il coach Volpato ma non il resto dell’ambiente e sono comunque certo che non avremo problemi ad integrarci e che tutti daremo il massimo per contribuire alla causa: e non può essere altrimenti perché ho una grande occasione per fare esperienza con l’obiettivo che questa rappresenti in futuro un trampolino di lancio. Personalmente ho l’ambizione di giocare a pallacanestro ai livelli massimi possibili cercando di sfruttare al meglio le occasioni che mi saranno offerte.
Non ho timore di un impegno in una categoria quasi professionistica: già la stagione scorsa è stata tosta con la partecipazione ad un doppio campionato, di cui uno senior qual è la C silver, durante il quale abbiamo già testato una diversa fisicità ed intensità. Sicuramente i campionati giovanili d’eccellenza disputati in questi anni hanno aiutato a crescere anche da questo punto di vista: ho rinunciato a buona parte del tempo libero, ho dovuto trascurare in parte le amicizie, fortunatamente l’aspetto scolastico non ne ha risentito ma tutti questi sacrifici non hanno pesato più di tanto soprattutto perché amo giocare a basket e nella Benetton ho avuto modo di farlo in un gruppo eccezionale. A proposito di questo voglio fare, in qualità di capitano, un ringraziamento di cuore a tutto lo staff biancoverde e in particolare a coach Mian, perché i 7 anni passati col loro sono stati veramente fantastici.
Ora si chiude una parentesi e inizia una nuova stagione: mi metterò a disposizione del coach e della squadra, darò il massimo in allenamento per guadagnarmi la fiducia di tutti e cercherò di sfruttare al meglio i minuti di partita che mi saranno concessi. Credo che questa sia la cosa più importante: poi i risultati avranno bisogno anche di un pizzico di fortuna.”
Intanto vi ringraziamo per la disponibilità, in attesa di vedervi all’opera a fine agosto. Possiamo soltanto assicurarvi che l’ambiente e il calore degli appassionati del “basket con il cuore” non vi faranno rimpiangere la scelta fatta. Il resto dipenderà da voi stessi.
Da questo primo contatto abbiamo l’impressione di 4 giovani ambiziosi al punto giusto, allo stesso tempo realisti e coscienti dell’impegno che hanno di fronte. La consapevolezza e la determinazione che esprimete è molto positiva e, vista la vostra giovane età, assolutamente non scontata. Personalmente mi piace pensare che praticare la pallacanestro, come sport di squadra più bello del mondo, vi abbia fatto crescere dal punto di vista caratteriale e umano, mentre voi ci avete messo le vostre qualità e il vostro talento.
A cura di
Bastianel Achille